

Gli angeli di Sottoilmonte

La sera è già calata da un pezzo su quel paesino ai piedi della montagna il silenzio è rotto dal rombo del motore di una macchina familiare che proviene dalla vicina cittadina nella quale il terremoto del primo mattino aveva provocato danni e crolli tanto da costringere alla completa evacuazione dei suoi abitanti; il paese addossato alla montagna invece non aveva avuto quasi nessun danno, altro che qualche tegola caduta dai tetti e il crollo di qualche vecchio fienile nella campagna circostante. L'auto, arrivata alla periferia del paese, si ferma in un piccolo rientro della strada; il veicolo è occupato da cinque persone, sui sedili anteriori sono seduti un uomo di circa sessanta anni dall'aspetto duro e autoritario che, dai lineamenti, pare di origine mediorientale, e una bella donna sui cinquanta anni dai capelli corvini e dal classico aspetto mediterraneo che siede silenziosa con gli occhi bassi quasi timorosa, come avesse paura solo di respirare; certamente sono i genitori dei tre ragazzi che siedono dietro di loro; uno è un bel giovanotto molto esuberante, che mostra una grande sicurezza di se stesso, di circa venti anni, l'altra è una bella ragazza spumeggiante e chiacchierona di circa diciotto anni, in mezzo a loro il più giovane, un ragazzino di circa sedici anni riservato e silenzioso molto simile alla madre. Il padre esce dall'auto e apre il portabagagli dal quale estrae alcune coperte una cassetta di bibite e qualche pacchetto di biscotti che poi distribuisce ai componenti della famiglia; finita questa frugale cena, prese le coperte, si sistemano alla meglio per poter passare la notte.
La mattina all'alba sono svegliati da qualcuno che bussa sul finestrino, il padre apre lo sportello e si trova di fronte un bel giovanotto vestito semplicemente e lo interpella un po' bruscamente:
«Chi siete e cosa desiderate?».
«Mi chiamo Paolo, abbiamo visto che vi siete fermati qui per la notte e ci siamo chiesti se aveste bisogno di qualcosa, come mai vi siete fermati a dormire in auto? Se arrivavate al paese nella piazza vi è una piccola pensione molto accogliente».
«Noi veniamo dalla città che è praticamente inagibile a causa del terremoto, la nostra casa è crollata quasi completamente e siamo riusciti a mettersi in salvo con poche cose e quest'auto perché eravamo nel garage per prepararci per le vacanze, avevamo appena cominciato a caricare la macchina che ha cominciato tutto a tremare, siamo partiti immediatamente e ci siamo salvati per miracolo prima che tutto crollasse; non abbiamo nient'altro».
«Sì, il terremoto lo abbiamo sentito anche noi ma non pensavamo che la città fosse così danneggiata poiché da noi non abbiamo subito danni di rilievo; ora cosa volete fare, avete un posto dove andare?».
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Racconto completo nel libro SOGNI DI NOTTI D'ESTATE e su audiolibro edito da ALETTI EDITORE e interpretato da Alessando Quasimodo, disponibile sui principali E-store (ISBN 9788859191834)
Prefazione sull'audiolibro di
Alessandro Quasimodo
(solo in italiano)
Recensione e comunicato stampa
